Montag, 13. Februar 2012

ESPRESSIONISMO

Villa Manin, Passariano di Codroipo 24 Settembre 2011 – 4 Marzo 2012
2 300x175 ESPRESSIONISMO

Continua la presentazione delle “Geografie dell’Europa”, progetto pluriennale, ideato e curato da Marco Goldin, dopo la presentazione di “Munch e la pittura del Nord”, avvenuta lo scorso anno, siamo alla terza tappa: all’esposizione dedicata all’Espressionismo. È sicuramente importante ripassare mentalmente le mostre dedicate al periodo ponte tra la fine Ottocento e il primo Novecento, esposte in diverse città nel 2011, per affrontare preparati questa mostra imperdibile, ricca di opere presentate per la prima volta in Italia, dedicata all’esperienza de” il Ponte”, “Die Brücke”, fondante il movimento denominato “Espressionismo tedesco”.
E’ nata dall’incontro tra Marco Goldin e Magdalena M. Moeller, che forte del suo ruolo di dirigente berlinese Brücke Museum, ha portato con sé oltre che l’alta professionalità, più di 100 opere tra dipinti e carte, provenienti dallo stesso Museo, così da offrirci un racconto dettagliato, secondo scansione e cronologica e per aree mono-grafiche, del processo culturale promosso da il Ponte.
Con la nascita del movimento “Die Brücke”( IL PONTE) a Dresda nel 1905 si posero infatti non solo le basi del l’Espressionismo tedesco”, ma anche dei successivi importanti contributi alla modernità culturale dell’Europa Centrale.  I fondatori del gruppo furono:
Fritz Bleyl, Ernst Ludwig Kirchner, Erich Heckel e Karl Schmidt-Rottluf, tutti studenti di architettura a Dresda, Schmidt-Rottluf fu il suggeritore del nome del movimento; Bleyl, specializzato in disegno grafico, realizza la locandina per la prima esposizione a Dresda nel 1906. Emil Nolde, Hermann Max Pechstein, entrano nel gruppo nel 1906 e Otto Mueller nel 1910. Il Ponte si scioglierà nel 1913, ma in mostra ammiriamo opere degli artisti fino agli anni ‘20. Sono
L’ intenzione più ampia dei citati artisti, era quella di trasferire nell’arte le idee innovative provenienti dagli studi psicanalitici (Freud, Young) e filosofici (Nietzsche) e contemporaneamente praticarle, vivendo insieme liberamente, tutti i giorni, maschi e femmine , in una cascina , rompendo lo spazio angusto fissato dalle rigide norme sociali dell’età Guglielmina.
Agivano criticando il modello borghese, in libertà assoluta, lavorando spesso a gomito a gomito; impegnati a costruire un modello anche per gli altri, “gettare un ponte” tra gli elementi artistici in fermento e parte della tradizione germanica più espressiva  (il Medioevo e Cranach,… tutti gli elementi rivoluzionari e in fermento”, come dichiara lo stesso Kirchner). Un ponte fra l’artista e il mondo, un ponte simbolico che traghetti la cultura artistica dal convenzionalismo della società contemporanea verso nuovi modi espressivi. Vogliono rompere con il passato, differenziandosi dalla cultura borghese, per realizzare un rapporto nuovo tra arte e condizione umana. Si convincono che gli aspetti visibili della realtà sono ingannevoli, ritengono limitativo conoscere e descrivere il reale, ricercano soluzioni che superino l’esperienza fisica del quotidiano per esprimere sensazioni più intense, anche se dolorose, le più profonde emozioni della natura umana . Realizzano le loro opere attraverso la “spontaneità dell’ispirazione”, ciascuno secondo il proprio temperamento, sollecitati da Eduard Munch, che in quel periodo dipinge ‘Il grido”, e contemporaneamente da Gauguin, dalla scoperta della Scultura africana e polinesiana, considerata espressione artistica genuina e pura, riflesso di una bellezza anticlassica.
Nella mostra, accanto a paesaggi e ritratti, compaiono scene urbane di gruppo, nei caffè, nelle strade, nei loro atelier, il tutto è filtrato dalla lente deformante di una violenta polemica sociale. Le opere sono rese con contorni netti e taglienti, evidenziati spesso da tratti di nero, ricche di coloriture forti, contrastanti, non mescolate. A esse si aggiunge l’alterazione dello spazio e della prospettiva, il taglio particolare del quadro, volto a sottolineare l’effetto emozionale. Nasce un linguaggio dai toni fortemente emotivi, da colori vivaci e da visioni cromatiche violente, con un segno incisivo e fortemente aggressivo, che deforma la figura. Ed esplora i territori del “brutto”, per fare sgorgare l’essenza nascosta della realtà.
Pur accomunati da questi elementi fondamentali, gli esiti pittorici di questi artisti rivelano tratti e gusti individuali.
La pittura di Heckel, inizialmente composta da linee spezzate, disegno sommario e colori stridenti evolve verso un lirismo più armonioso e paesaggi luminosi; Pechstein,pur interessato all’arte primitiva, realizza anche quadri da i colori modulati, più morbidi; fino a tessere decorative nella linea e nei colori; Muller rappresenta una voce che si fa mite e malinconica con un linguaggio pittorico meno incline alle dissonanze; Schmidt-Rottluf procede da ritratti e paesaggi in cui sono riconoscibili echi epressionistici. Dato il forte interesse per la litografia si lascia trasportare a una composizione semplificata , composta da forme sintetiche e spigolose. Cerca di affrontare tematiche tra loro opposte, come in un continuo gioco del doppio. Kirchner e Nolde rimangono i più vicini alla poetica espressionista,.data l’accentuazione dei contrasti. Lo stile di Kirchner si fa sempre più drammatico, con deformazioni violente e ritmi convulsi. Nolde sviluppa l’elemento drammatico arrivando a una pittura grottesca, caricaturale della figura umana, per pennellate ampie che sfilacciano quasi le forme, solo in seguito declinerà tonalità più equilibrate.
Tutti con la loro tavolozza audace e un insieme d’immagini, stilizzate, anticonvenzionali, rivelano una vitalità affascinante .

Via via ogni artista persegue un suo stile personale, ciò comporterà lo scioglimento del “IL PONTE”, nel 1913, data prossima allo scoppio della Prima guerra mondiale. Spiace ricordare che la guerra fu salutata con entusiasmo dagli stessi artisti, come mezzo catartico di rinnovamento spirituale, Dovettero dolorosamente ricredersi, di fronte ai danni gravissimi per le popolazioni dei paesi belligeranti, per loro stessi. Sfociò nella ancor più grande tragedia del nazismo, delle persecuzioni all’arte degenerata, fino a epurare gli artisti e distruggere le loro opere. Le loro biografie documentano drammi personali di ciascun artista, potete trovarle e sul sito www.linaedombra.it, e sul sito www.windoweb.it ,  Ricchi d’immagini
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Se Erich Heckel in Prati e alberi, 1905 esprime un delizioso rimando a Monet negli azzurri, nei verdi chiari, nei rosa che salgono verso l’alto, Karl Schmidt-Rottluff contropropone una brusca inversione interpretativa Al mare (costa scoscesa), 1906, solo pennellate di colore che continuano a sovrapporsi come fossero un tappeto. Segue Lungo il Pleißebach , 1906 ispirato dal puntinismo di Pisarro, coriandoli verdi, blu, marrone creano ombre e volumi.
Segue Il Vivaio, 1906, reso con una visione geometrica fatta di linee rette azzurre e rosa, parallele,o perpendicolari, in successione, ancora colori estivi, per suggerire vetrate immerse nel sole . Accanto, dello Karl Schmidt-Rottluff Pomeriggio luminoso, 1906 dove in realtà traccia molte le tonalità scure volte ad accreditare una tensione sottintesa. Arriva con l’ Inverno, 1906 l’invasione di tracce di colore sovrapposte, mitigate dalle geometrie dei tetti azzurri violacei. Non ci sono giochi prospettici o linee di fuga verso l’orizzonte, se non il chiarore del cielo .
Max Pechstein allenta le tensioni ne Il cimitero “Eliasfriedhof” a Dresda, 1906 proponendo il tenero scorcio di un cimitero viennese, primule ,croci, verde chiaro nel prato, intenso negli alberi . A lui si contrappone Erich Heckel con Dangast nella Marschland, HECKEL dangstatt 150x150 ESPRESSIONISMO1907 linee torrentizie ascendono, verso un cielo di verdi chiari con impronte arancioni, rincorrono saltellanti, verdi, rossi…
Emil Nolde con Tronchi bianchi, rende omaggio all’intenso candore dei fusti che emergono tra contorni autunnali fantasmagorici, poi offre, pennellate trionfali per La casa della famiglia Jäger ad Alsen, 1909: dietro cespugli di peonie o rododendri color fucsia, una casa solare e intrigante dalle numerose finestre intelaiate che colori spezzati e continui ritocchi scompongono. NOLDE casa di c ad alsen 150x150 ESPRESSIONISMOArriviamo alle Case frisoni , 1910 attraversate da colori rossi intensi sprofondate in altri rossi e nel verde dilagante fino al cielo.
Tratti vermigli ne lo Scorcio di villaggio, 1910, nel quale Karl Schmidt-Rottluff si avvicina da una parte al cubismo, dall’altra dialoga con Munch, presenta tetti verdi cupi sovrapposti e trattenuti da linee più scure . Pentito di tanto autocontrollo si getta subito nell’acqua rossa che invade ogni parete grazie a la Rottura dell’argine, 1910.
Erich Heckel si gratifica con Giovane uomo (Autoritratto), 1906 pochi tratti rossicci per barba capelli, profilo altezzoso, che emerge da pennellate a più colori , date a ripetizione per la giacca scura e lo sfondo giallo limone, il tutto curato con amore .HECKEL autoritratto 150x150 ESPRESSIONISMO Molto più scontroso Bambino seduto, 1906 urlante in una smorfia, irrigidita dai neri, il blu strapazzato del vestito diventa cangiante, le calze a righe dialogano con le figure dipinte dagli amici.
Figure sfuggenti per Ernst Ludwig Kirchner Heckel e la modella nell’atelier, 1905
Erich Heckel presenta la relazione di Giovane uomo e ragazza, 1909 disinvolti nella loro nudità. Kirchner contrappone Nudo,KIRCHNER nudo allo specchio 150x150 ESPRESSIONISMO
lei sembra una salamandra che si specchia distesa e nello specchio diventa altra, 1909-1910: immagine simbolo per il primo espressionismo.

Altrettanto interessante Marcella, Kirchner 1910KIRCHNER marcella 150x150 ESPRESSIONISMO, un’ape regina o una ragazzina indifesa? Accartocciata nella sua maglietta a righe nere , riflette pensosa. Una ragazza moderna, non intimorita dalla solitudine, ma con lo sguardo assente. Il nostro scivola sui verdi di pareti,divano, tappeto poi su due bottiglie senza ombra né volume, torna alla minigonna a righe, calzettoni, ciabatte rosse, neri capelli lunghi, stirati, la vede come una locandina omaggio a ragazzine del 2000 che possiedono un tenero gatto bianco accanto a ginocchia spigolose.

Violenta Derisione, 1909 di Emil NoldeNOLDE derisione 150x150 ESPRESSIONISMO
mani e volti orribili come di maschere lanciano nell’ombra messaggi agghiaccianti verso alcuni presenti. Opera che si completa con l’incisione su legno di Quattro maschere, 1910,
Deformata anche la Donna in barca, di Otto Mueller 1910-1911 sguaiata, provocante ma di tempera rosata trasparente, come medusa pronta a evaporare.
Max Pechstein con Costume giallo e nero, 1909 offre una versione altra del tigrato, in primo piano una ragazzina dai capelli fulvi, annodati in due codini , sopra le orecchie , in costume rigato celebra la gioiosa corsa all’aria aperta tra verdi e gialli azzurri di campi e di boschi e forse di un lago.PECHSTEIN 006 150x150 ESPRESSIONISMO




Sempre di Max Pechstein Bosco nei pressi di Moritzburg, 1909 la gioia a tre della vita in un bosco, poi, Coppia distesa (verso di “Bosco nei pressi di Moritzburg”), 1909 amanti rilassati con qualche dubbio d’incomunicabilità.
A Max Pechstein dobbiamo anche il sorriso pieno di sottintesi di una Giovane ragazza, 1909 accattivante, graziosa. Con lo stesso titolo, Muller traccia un sofisticato ritratto, elaborato da poche linee blu per capelli, collana, seno emergenti dall’ acquarello giallo sul fondo.
Erich Heckel provoca con Tre polli 1908 di tre colori diversi, abbandonati su un tavolo: omaggio alla natura morta fiamminga con un tocco d’ironia
Più solare la Natura morta romana, 1909 rimanda al racconto di altre nature morte italiane, con una resa vivace, de una tavolata romana, dove trionfa la fiasca di vino mentre sembrano risuonare echi di risate nascoste, in uno spazio accanto .
Blu notte per interpretare in modo sapiente la Cisterna a forma di torre e renderla più apprezzabile, tracce da Cézanne confermate in tutti i verdi che si riflettono nelle acque quiete della Chiusa sull’Alster a Mellingburg, 1913 Heckel . Con Vicolo Oluf-Samson a Flensburg, 1913 Heckel si evolve verso ulteriori astrazioni , arrotonda il vicolo come fosse una piazza circondata da case pastello.
Karl Schmidt-Rottluff nel 1911stende il rosso ciliegia accanto ad verde intenso in Frontone rosso. Per dar prova di grande maestria in Ritratto di Rosa Schapire, 1911 fa diventare Rosa una figura cinese, o una donna pirata, occhi super truccati emergono da un volto a carnagione rossa, mentre pennellate di verde acido, pisello,sottobosco, blu-nere, passano dall’abbigliamento alle pareti.
Heckel investe nell’operosità del Fornaciaio, 1913, figura dai tratti decisi, su pochi colori caldi , dotata di mani che impastano energiche.
Kirchner si cimenta ancora nel Nudo femminile di schiena con specchio e figura maschile, 1912 manichino ben fatto, piroetta come avesse un abito in prova, da esibire alla figura maschile, sulla destra oltre la porta,è in un in un camerino ove viene esposta anche agli occhi di un guardone a sinistra .Disinvolta esibizione del nudo in lei o fraintendimenti ambigui?
Subito dopo l’artista propone con ulteriore drammaticità Nudo che si pettina, 1913 la figura femminile è resa simile ad un insetto, posta accanto ad un tavolino alla Braque, con dettagli aggressivi.KIRCHNER nudo che si pettina 150x150 ESPRESSIONISMO




Schmidt-Rottluff ci consola con Nudi tra le dune, 1913 pochi tratti per esibire fanciulle ben tornite, orientate a interpretazioni Picassiane.MUELLER due ragazze al fiume 150x150 ESPRESSIONISMO

Per Ragazza che suona il liuto, 1913 Heckel usa solo incroci di terra di siena nel viso e sullo strumento, mentre le variazioni blu profondo dell’abito giungono ad una sintesi originale che filtra messaggi dall’Oriente
Kirchner ci provoca con Erich Heckel e Otto Mueller che giocano a scacchi, posti accanto ad una modella in posa inutilmente languida, “vale la partita”?  Molto accattivante il suo Otto Mueller con la pipa, 1913 taglio degli occhi alla mongola, pelle olivastra: uno zingaro.elegante !
Eloquente Erich Heckel .con Soldato smarrito, 1916 : doloroso autoritratto di un io al quale la guerra ha fatto perdere l’ identità. Sempre lui in Roquairol, 1917 volto- maschera che trasmette un senso di orrore .
Posto come antagonista al precedente il Ritratto di Gustav Schiefler, 1915 di Emil Nolde : uomo arrivato, brizzolato, mentre esce da teatro una luce lo investe da sopra il cilindro, illumina le lenti e lo sparato bianco. Celebra il suo successo!
Emil Nolde con Figure esotiche, 1912 aveva celebrato le maschere di legno africane.
Ne la Ragazza intenta a fare toilette, tratti blu intenso dal fondo riverberano la nervosità della figura, all’opposto una più convincente Donna pensierosa, grazie a colori caldi dell’abito emerge equilibrata dal suo fondale blu 1912 Schmidt-R restituisce, con le due immagini, peso alla moderna femminilità e gioca ancora la carta del doppio .
Pacato Giovane uomo seduto (Harry Kaprolat), 1917, elegante distaccato,con bottiglia di vino leggermente scostata dal fianco e abito di stile, firmato Pechstein
Emil Nolde affronta, con un’ironica presa di distanza, la costruzione a più voci, intrigante come un immagine filmica, di tre graziose donne diverse, disinibite e un dandy Villeggianti, 1911. Kirchner Nel giardino del Caffè, 1914 dipinge gruppi di donne eleganti e vanesie, ai tavolini del caffè, con cappelli e collettoni bianchi., fra frappe ,pettegolezzi e aperitivi,
Molto diversa Taverna, 1913 di Karl Schmidt-Rottluff : colori solari e lampi funerei, per un convincente incontro mafioso , volto ad anticipare un padrino che ti scruta con intensi occhi azzurri vuoti.
Gradevole il delicato acquarello Insenatura del porto con pescatori, 1913 una linea curva continua culla lo sguardo fino al mare oltre la sabbia, le case di pietra e il faro . Il tratto diventa più vigoroso in Peschereccio, 1913: marinai ardimentosi in primo piano,combattono contro la marea. visione di forte realismo!
Urla Il Mare del Nord in tempesta futurista, attraversato da fragori bellici Erich Heckel

Altra svolta: la guerra è finita

Con Ragazza che si pettina, 1919 Karl Schmidt-Rottluff diventa audace, propone un viso triste, in primo piano, da una parte ha un occhio e capelli blu, a sinistra rossi, non è più tempo di donna- insetto si va verso Picasso. In Luna blu, 1920 celebra la grazia di due fanciulle di spalle. in abiti azzurrini, dirette alla luna blu con contorno aureo: suggerisce riverberi simbolisti .

Erich Heckel gli fa eco con Tre donne davanti a una sponda rossa, 1921 tre figure eleganti alla Carrà su fondale di sabbia scura.
Delicate tonalità azzurre evaporano da Piccolo paesaggio marino con spiaggia, 1922.

Otto Mueller ha una resa più drammatica per la Coppia di amanti tra le mura di un giardino, quasi prigionieri, si abbracciano sotto fuochi lontani diventati fronde bruciate. Dialoga con Cézanne in Due bagnanti, ma vi filtra la cultura giapponese come in Tre nudi nel paesaggio, 1922 , le sue figure hanno occhi e capelli di taglio orientale , sono disegnate minute, rese quasi anoressiche dal contorno nero tempera,. In Nudo disteso tra le dune, 1923 la donna immersa nella sabbia accogliente è resa fluida, mentre cespugli regolari le offrono riparo dal sole. La stesura del colore è omogenea con tonalità malinconiche.

Max Pechstein con Casa nuova, propone nel1919 elementi di realismo ottimista , prosegue nel 1925 con Portatori di pietre italiani, tanto veri da litigare fra loro facendo smorfie per lo sforzo e l’ira.
Anche Karl Schmidt-Rottluff si è lasciato trascinare dall’energia di Operaio che lavora a una casa, 1922, ancor più accattivante. La domenica dei pescatori, 1923 sembra ispirato ai siciliani di Guttuso . Con Donna blu, 1923, in realtà blu verde gialla, passa dal cubismo all’astratto.

Pagine di grafica

Molti artisti del gruppo si sono dedicati all’incisione, soprattutto xilografica, perché ritenevano che questa forma artistica esprimesse con particolare forza la fatica del gesto, e quindi della creazione dell’opera d’arte, si ponevano inoltre in ideale continuità con l’antica tradizione popolare tedesca delle stampe.
Fritz Bleyl specializzato in disegno grafico, fa prevalere La vela, bianca sui neri del fondale, Pochi tratti matita per esprimere Nudo di donna seduta, 1905-1906 fino alla sintesi di Donna in un prato vista di schiena, 1907, pennello e inchiostro addolciscono il profilo con rimandi ad autori precedenti, porgono il frutto di un’interpretazione originale.

Poche linee di china, per una Donna addormentata sul tavolo, di Schmidt-Rottluff, 1910, come Due ragazze sedute, nervose ossute pochi tratti di pastello colorato , Nudo disteso sulla schiena, sembra istigato da un incubo, se per Due ragazze e un ragazzo, sembra aver colto i suggerimenti di Cézanne , con Motivo di Lötzen, prevale il suo tratto agitato 1913
Nudo, ben tornito1906 Emil Nolde acquaforte.
Ernst Ludwig Kirchner in Ragazza nuda accovacciata, 1909-1910 disegna in realtà forse tre figure , cifra di una traduzione europea di immagini tahitiane con onnipresente teiera.Tra le dune, 1911litografia, Erich Heckel si muovono figurine stilizzate fino a diventare Bagnanti nel canneto, 1910
Due ragazze nell’atelier, spettegolano nude con teiera accanto1910 Erich Heckel. Più Intrigante La lettrice, gouache e pastello a cera su carta, sempre di Heckel, mentre i colori sfumano dalle mani rosate ai cuscini rossi e blu per poi ritornare sul libro, tutta la posizione della lettrice esprime la massima concentrazione nella lettura.
Interessante Natura morta, di Kirchner, in essa fremono le righe rossastre fino ad ondeggiare nella caraffa e nel bicchiere,si ricompongono nel fiore, strapazzano la tovaglia verde, eppure i colori sono attenuati, come impolverati, 1907.
Cavalieri richiamano Chagall e Lautrec, poi in Nudo in piedi, 1912 Heckel sembra far uscire la figura femminile da una vetrata. Erich Otto Mueller gioca a nascondino con il Bambino tra le piante.
Piroscafo, 1910 di Emil Nolde si allontana lasciando sua scia spumeggiante
Puntinismo grafico di Max Pechstein per Alberi lungo lo steccato di un giardino, avvolti da volteggiare di pulviscolo, poi quattro tocchi e voilà Nudo di spalle in piedi,
Le Vele messe ad asciugare, di Karl Schmidt-Rottluff sventolano ordinate.1913, mentre Alle reti il contesto è attraversato da vibrazioni e sussulti. .
Chiatta e scialuppa, si accostano 1910 con tratti decisi per Ernst Ludwig Kirchner.

Per Ernst Ludwig Kirchner il realismo sì intreccia con elemento astratto e futurista le linee ed i colori cupi si accartocciano come i vagoni e le rotaie del Disastro ferroviario, 1914 litografia, colorata a mano con tonalità violacee, essenziale ed intensa..
La mostra si conclude con questo grido doloroso che ha molti echi per Bologna.

I curatori hanno documentato i frutti di una creatività artistica varia, propria di un gruppo rivoluzionario. capace di concetti visionari espressi in modo radicale.  I colori, che gli espressionisti diluiscono con la benzina, permettono una stesura rapida e l’immediata essicazione del colore, rende al meglio i tratti nervosi e brevi, fatti in punta di pennello, i temi rappresentati sono presi dalla vita e dalla strada, materializzandola, senza il criterio della verosimiglianza, ma nella massima libertà.


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